Dopo il caso Xylella che ha distrutto i monumentali alberi di ulivo del Salento e ha messo in ginocchio l'economia locale si riparte da una nuova cultivar, La Favolosa. I boschi di ulivi presto potranno essere ricostruiti, è questo che sperano gli olivicoltori salentini che hanno assistito impotenti alla distruzione di ettari ed ettari di uliveti. La Gazzetta del Mezzogiorno ha parlato del piano messo in atto da “Voce dell'Ulivo” che ha acquistato 200mila piante di Favolosa per mettere fine alle speculazioni sugli ulivi e investire sul futuro del Salento. Le piante saranno distribuite a partire da ottobre 2018 e sarà data la priorità ai piccoli agricoltori che potranno acquistarle al prezzo simbolico di 2 euro. L'associazione di produttori ha dichiarato che il prezzo è stato ottenuto dopo una trattativa piuttosto lunga e dall'esito incerto con uno dei vivai concessionari della Favolosa.
Ci sono due piante di ulivo in particolare che hanno resistito all'attacco della Xylella fastidiosa e si tratta del Leccino e della cultivar FS17, la Favolosa. L'olivicoltore ha la garanzia di tracciabilità e stato di salute delle piante e un supporto logistico e tecnico. La Voce dell'Ulivo ha raccolto le esigenze degli agricoltori salentini che volevano tornare a piantare ulivi, dopo aver identificato le cultivar resistenti alla Xylella hanno iniziato ad investire sull'acquisto. Questa però è solo la prima delle iniziative concrete messe in campo per ricostruire la storia del Salento che sono state distrutte dall'epidemia e aspettano una risposta da parte della scienza sull'efficacia degli innesti per salvare le piante monumentali. Gli esperti devono pronunciarsi anche sulla resistenza dei semenzali che costituiscono un immenso patrimonio genetico in grado di garantire la biodiversità in futuro.
Se l'acquisto della Favolosa è già partito per il Leccino è tutto fermo. La Voce dell'Ulivo ha specificato che la cultivar è offerta da diversi vivai in concorrenza e non è sottoposta a royalties e si potrebbero creare dei regimi di oligopolio che andrebbero a danneggiare ulteriormente gli agricoltori. Le prenotazioni delle piantine di Favolosa sono già partite e si fanno compilando il modulo e versando una quota minima del 30%. Le aziende che hanno offerto il supporto logistico per la distribuzione delle piantine di Favolosa di dieci mesi di età sono tante e la piattaforma può essere ampliata su richiesta. La cultivar FS17 deriva dal cultivar Frantoio ha produttività precoce e abbondante, la drupa è di media pezzatura con elevato rapporto polpa-nocciolo. Ottima la qualità dell'olio ottenuto ed elevata la resa.
Ci sono due piante di ulivo in particolare che hanno resistito all'attacco della Xylella fastidiosa e si tratta del Leccino e della cultivar FS17, la Favolosa. L'olivicoltore ha la garanzia di tracciabilità e stato di salute delle piante e un supporto logistico e tecnico. La Voce dell'Ulivo ha raccolto le esigenze degli agricoltori salentini che volevano tornare a piantare ulivi, dopo aver identificato le cultivar resistenti alla Xylella hanno iniziato ad investire sull'acquisto. Questa però è solo la prima delle iniziative concrete messe in campo per ricostruire la storia del Salento che sono state distrutte dall'epidemia e aspettano una risposta da parte della scienza sull'efficacia degli innesti per salvare le piante monumentali. Gli esperti devono pronunciarsi anche sulla resistenza dei semenzali che costituiscono un immenso patrimonio genetico in grado di garantire la biodiversità in futuro.
Se l'acquisto della Favolosa è già partito per il Leccino è tutto fermo. La Voce dell'Ulivo ha specificato che la cultivar è offerta da diversi vivai in concorrenza e non è sottoposta a royalties e si potrebbero creare dei regimi di oligopolio che andrebbero a danneggiare ulteriormente gli agricoltori. Le prenotazioni delle piantine di Favolosa sono già partite e si fanno compilando il modulo e versando una quota minima del 30%. Le aziende che hanno offerto il supporto logistico per la distribuzione delle piantine di Favolosa di dieci mesi di età sono tante e la piattaforma può essere ampliata su richiesta. La cultivar FS17 deriva dal cultivar Frantoio ha produttività precoce e abbondante, la drupa è di media pezzatura con elevato rapporto polpa-nocciolo. Ottima la qualità dell'olio ottenuto ed elevata la resa.